venerdì 1 gennaio 2021

VERSO IL NUOVO ORDINE MONDIALE (NOM) di Rino Tartaglino

Fino ad un anno fa pesava sul nostro  bilancio l'eccessivo indebitamento e la situazione di una economia bloccata che ci faceva perdere posizioni rispetto alle economie dei Paesi più sviluppati. Nei nostri rapporti con l'Ue vi era sempre il problema di come ridurre il nostro debito pubblico; che, senza altra prospettiva, incombeva la linea dell'austerità: aumentare le tasse e ridurre la spesa come unica soluzione. A partire da febbraio di quest'anno siamo diventati edotti dell'esistenza di una epidemia che si poteva estendere a livello del pianeta. Questo evento ha cambiato completamente la situazione presente e le prospettive future. Dopo un iniziale aumentato numero di decessi si è ricorso alla chiusura di molte attività con grave danno all'economia e, per far fronte a questa situazione, il governo italiano, come hanno fatto gli altri Stati, ha dato dei sostegni in denaro ai danneggiati dai provvedimenti di chiusura. Pur insufficienti questi aiuti, fanno schizzare verso l'alto il nostro debito pubblico. Nello stesso tempo dall'Ue ci vengono proposti come aiuti e finanziamenti, il Mes da impiegare nell'ambiente sanitario per una cifra per noi di 36 miliardi ed infine, il Recovery fund che per noi si dice sarebbe di 209 miliardi diluiti nei vari anni. Poiché tutti questi soldi vanno ad aumentare il debito e gli accordi non sono mai definiti, se non adesso, dopo la pandemia, usciranno le famose condizioni che ci metteranno con le spalle al muro. Quindi questi pseudo aiuti sono delle trappole per obbligarci a quelle riforme che abbiamo visto applicate alla Grecia. A partire dall'inizio della pandemia tutti i mezzi di informazione non fanno altro che parlare di questo virus in modo da creare tensione e paura nella popolazione. Il governo in carica cavalca questa pandemia che permette di prendere provvedimenti restrittivi senza il timore di essere sfiduciato. Anche l'indebitamento ulteriore dovuto ai provvedimenti alle categorie danneggiate, viene tollerato dall'Ue che si riserva di imporci dopo la situazione di emergenza virus le pesanti condizioni delle cosiddette riforme. Intanto, i signori di Wall Street, quelli che con i soldi degli altri e con il ricatto speculativo controllano indirettamente l'Ue che a sua volta, per obbedienza, controlla gli Stati europei. Che cosa pensa l'Ue per il nostro futuro? A dirlo è quanto è uscito dal World Economic Forum di Davos che ha partorito il Grande Reset, l'Azzeramento dell'economia attuale e puntare ad una nuova forma di capitalismo basata sulla digitizzazione del sistema e sull' ecologia per una economia sostenibile. Quindi molte attività chiuderanno e quelle nuove attività recupereranno solo in parte la disoccupazione. L'Ue si è subito adeguata a questo indirizzo, infatti, la gran parte dei finanziamenti del Recovery fund vanno destinati proprio a questi settori. Il ritorno alla normalità non porterà alla vita di prima dove alcune attività riprenderanno il loro cammino ma molte altre cesseranno di esistere perché questo è nella volontà dei poteri finanziari che auspicano il NOM.  L'obiettivo di questi poteri non potrà essere ottenuto subito, ma hanno buone speranze di realizzazione. Con questa pandemia si è scoperto come il popolo sia condizionabile, basta creare preoccupazioni e paure per cambiare il modo di ragionare. Se volete non ammalarvi dovete stare chiusi in casa, non lavorare e domani sarete costretti a vaccinarvi altrimenti sarete dei pericolosi untori. Tutto questo in nome della scienza propalata dalle imprese farmaceutiche sempre attente ai buoni affari. In conclusione, la crisi continuerà ancora per un po' come condizione necessaria per arrivare al NOM. Se non si ha il crollo del modello attuale non si può sostituire con il nuovo modello che servirà ad arricchire ed a dare altro potere ai signori sopra citati.