Miracolo Eucaristico
di Lanciano
Come i nostri lettori sapranno uno dei temi più importanti portati avanti
dal Talebano è la difesa della Tradizione e la correlata critica
all’evoluzionismo. Infatti in diversi lavori Fabrizio Fratus ha dimostrato che
si tratta di una vera e propria contro-religione scientista. Ovviamente questa
posizione non è affatto “oscurantista” per usare un termine a la page, se mai
sono i dogmi antireligiosi che oscurano la Legge Divina e un onesto scienziato
può con la ragione osservare le manifestazioni delle Verità di Fede. È il caso
del libro del dottor Franco Serafini “Un cardiologo visita Gesù” che abbiamo
incontrato per approfondire questo tema.
Buongiorno dottor Serafini grazie per aver concesso
questa intervista. Come è nata questa ricerca e in cosa consiste?
Guardi, un po’ per caso, intorno al 2015 ho cominciato a interessarmi a un
argomento curioso. Un argomento situato in una terra di confine, finora
inesplorata, tra scienza e fede. Mi riferisco alle indagini di medicina forense
effettuate negli ultimi decenni su frammenti di tessuti biologici provenienti
da miracoli eucaristici. Tutti avranno sentito parlare di casi prodigiosi di
ostie consacrate che sembrano sanguinare… a volte, forse quasi sempre, si
tratta di fenomeni naturali, spiegabili come contaminazioni di funghi o
batteri. Tuttavia in alcuni selezionatissimi casi, le indagini richieste dalle
autorità ecclesiastiche hanno portato al risultato certamente imbarazzante per
i laicisti, ma devo aggiungere, con il senno di poi, imbarazzante anche per molti
cattolici “moderni e aggiornati”, di escludere contaminazioni naturali e anzi
di documentare la presenza di misteriosi tessuti umani frammisti al pane
consacrato. Si tratta di frodi confezionate da fanatici malintenzionati? E se
si trattasse di miracoli autentici? Ci troveremmo di fronte a qualcosa di
incredibile: la scienza che con il meglio delle tecnologie medico-legali oggi
disponibili, le stesse che vediamo impiegate nei telefilm come CSI per
intenderci, ci parla… del Corpo… di Gesù Cristo?!
Mi sembrava un argomento molto importante, che volevo approfondire, sia
come cristiano che come medico, ma non trovavo, all’epoca, nessuna
documentazione seria e affidabile né in libreria né in rete. Trovavo solo
dossier approssimativi, scritti con un linguaggio troppo “devozionale”
contenenti imprecisioni scientifiche o esagerazioni poco credibili. Eppure, lo
ripeto, mi sembrava un argomento cruciale, proprio per gli uomini della nostra
epoca, così sensibili alla voce della scienza. Allora ho cominciato ad interessarmene
personalmente. Ho concentrato la mia attenzione sui soli cinque eventi che
avevano in comune di essere stati riconosciuti, dopo un’indagine ecclesiastica,
come autentici dal vescovo locale e che, in tempi recenti, erano stati
sottoposti ad indagini mediche da studiosi affidabili. Un evento antichissimo,
dal profondo Medioevo, ma ben studiato nel 1970, è quello di Lanciano, in
Italia. Gli altri quattro sono recentissimi e sono avvenuti in Argentina, in
Messico e in Polonia. Ho cercato tutto il materiale originale disponibile, ma
soprattutto ho preso contatto con i testimoni dei fatti miracolosi e con gli
studiosi coinvolti nelle indagini. Quattro volte su cinque sono andato di
persona sui luoghi per conoscere i fatti di prima mano e per confrontarmi con i
colleghi. Questo credo sia importante sottolinearlo: si tratta di dati che, per
ragioni ideologiche, non saranno mai accettati e pubblicati da riviste
“peer-reviewed”; trovo allora essenziale sopperire a questa apparente mancanza
di “ufficialità” di tali indagini con la fiducia nei ricercatori coinvolti
basata sulla conoscenza personale.
Il risultato di questo mio dossier è confluito nel volume “Un cardiologo
visita Gesù” pubblicato nel 2018. Quello che mi ha stupito è stato ritrovare,
nelle indagini scientifiche di questi cinque eventi un pattern che si ripete
con incredibile, se vogliamo confortante, puntualità. Ritroviamo per esempio,
cinque volte su cinque, del tessuto miocardico. Già questo, in quanto
cardiologo, non mi lascia indifferente. Ma a parte l’aspetto medico, su cui
ritornerò, trovo significativa la presenza costante di un cuore umano, che da
un punto di vista simbolico, per gli uomini di tutte le culture, evidentemente
non è un organo come gli altri. Poi spesso, ma non sempre, si trova sangue
umano. Quando lo si cerca, in due casi su cinque, si documenta lo stesso gruppo
sanguigno: il gruppo AB, il più raro tra gli uomini e che pure è stato
ritrovato nelle tracce di sangue di reliquie autorevoli anche se controverse
della Passione, come la Sindone di Torino. Più complesso è l’argomento della
ricerca del DNA. Attenzione: qui ci troviamo di fronte ad un argomento
potenzialmente esplosivo, da maneggiare con cautela; la posta in gioco è
enorme. Immaginiamo di trovare, con un un grado di probabilità statistica
enorme, il profilo genetico della stessa persona in due diversi miracoli
eucaristici, magari a distanza di secoli o di migliaia di chilometri. Ebbene
sarebbe la prova scientifica e indiscutibile della verità dell’Eucarestia
cattolica! Invece i tessuti umani provenienti da questi tessuti si comportano
in modo curioso e beffardo: c’è DNA, magari definito dal laboratorio di
genetica anche di buona qualità, ma questo DNA inspiegabilmente sfugge ai
comuni test di identificazione, come il CODIS utilizzato dalle polizie
scientifiche… Perché avviene questo? Nel mio libro provo ad avanzare alcune
ipotesi più o meno razionali. L’ipotesi che alla fine mi sembra più credibile è
la deliberata volontà dell’Autore del miracolo di “nascondersi”, di non accecare
gli uomini con un eccesso di luce che umilierebbe la fede nell’Eucarestia…
Quale è stata la sua reazione di fronte a queste
notevoli scoperte?
Innanzitutto lo stupore per la coerenza intrinseca dei dati scientifici che
emergono da questi cinque casi. Non ho ancora detto che cuore e sangue non sono
quelli di un uomo sano, ma viceversa di un uomo estremamente sofferente. Si
ritrovano nei vetrini alterazioni del miocardio come l’infiltrazione
leucocitaria, la frammentazione delle fibre, la necrosi a bande di contrazione
(mi scuso per questo linguaggio necessariamente specialistico) che consentono
una ipotesi diagnostica ben precisa. Queste alterazioni le ritroviamo in un
particolare tipo di cardiopatia che simula un infarto miocardico ma che non
dipende da una malattia delle coronarie, quanto piuttosto dall’effetto tossico
di un eccesso di catecolamine, cioè quelle sostanze come l’adrenalina o la
noradrenalina che l’organismo produce in situazioni di stress intenso. Una
lite, un incidente stradale, la consapevolezza della morte imminente possono
produrre nelle fibre miocardiche esattamente quelle alterazioni che ritroviamo
nei vetrini che provengono dai miracoli eucaristici. Non è tutto: anche in due
campioni di sangue analizzati a partire da un evento di Buenos Aires del 1992
si riconoscono due alterazioni, la linfocitosi e l’ipogammaglobulinemia, che
possono avere molte cause, tra cui anche un recente, anzi recentissimo,
politraumatismo come in chi è vittima di un incidente stradale o in chi ha
appena subito un intervento chirurgico invasivo. Insomma cuore e sangue,
provenienti da miracoli eucaristici diversi, si accordano nel descrivere un
quadro clinico compatibile con quello di un uomo prostrato, forse torturato,
agonizzante ma ragionevolmente ancora vivo a giudicare dalla presenza di
globuli bianchi intatti, almeno nei casi sudamericani.
Poi c’è la coerenza dello stesso gruppo sanguigno e del comportamento
insolito del DNA… Qui si apre anche un altro discorso: la grande sofisticazione
di questi miracoli, rende reciprocamente improbabile la loro falsificazione.
Qualcuno mi deve spiegare come un povero sacrestano mitomane possa confezionare
qualcosa di così sofisticato che richiederebbe competenze mediche e
scientifiche notevoli, l’accesso a tessuti disponibili solo in un laboratorio
di medicina legale o di medicina trasfusionale. Non solo: tutti i falsari di
miracoli eucaristici di tutte le epoche e di tutte le latitudini si sarebbero
dovuti misteriosamente accordare tra loro per ottenere risultati così misteriosamente
coerenti?!